La Mole Antonelliana
 ::: La Mole Antonelliana
 TORINO: LA MOLE ANTONELLIANA
     La Mole Antonelliana è il simbolo della città di Torino. Il suo nome ricorda il progettista, l'architetto Alessandro Antonelli, nonchè la sua grandiosità.

     Attualmente ospita il Museo Nazionale del Cinema e l'ascensore panoramico gestito da GTT Spa. Ma è interessante percorrere a ritroso le vicissitudini storiche di questo edificio dallo stile architettonico unico e particolare.

     La Mole nasce come sinagoga: la comunità israelitica della città decise, nel 1860, di acquisire la ristretta area del borgo Vanchiglia, allora Contrada del Cannon d'oro, per edificare un monumento per celebrare la libertà di culto alle religioni non cattoliche concessa dal Re Umberto.
Dopo l'analisi infruttuosa di vari progetti, la comunità israelitica si rivolse ad una autorità in materia, l'architetto (nonchè professore di architettura dal 1836 al 1857 all'Accademia Albertina) Alessandro Antonelli.


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     Il progetto iniziale prevedeva un'edificio, con annessa una scuola, alto 47 m; nel 1863 iniziarono i lavori, durante i quali l'estroso architetto propose una serie di modifiche e varianti: il pronao a colonne all'ingresso, un piano aggiuntivo, modifiche alla cupola, aggiunta della guglia e delle colonne esterne ai vari piani. Aumentarono così i tempi e i costi di realizzazione, tanto che nel 1869 i lavori furono sospesi per mancanza di fondi.

     L'Antonelli, deciso a terminare la sua esaltante opera, nel 1873 convinse il Comune di Torino a rilevare il cantiere, per dedicare l'edificio al Re Vittorio Emanuele II e successivamente ad approvare - nel 1880 - le variazioni che porteranno l'edificio prima a quota 146 m., poi a 163,35 m. e quindi ai definitivi 167,5 m., con l'aggiunta in cima alla guglia della statua del "genio alato" ("l'angelo" per i torinesi) alta più di 4 m. e pesante 300 kg.

     La Mole fu inaugurata nel 1889, un anno dopo la morte del suo progettista, come sede dal Museo del Risorgimento. il suo completamento continuò per parecchi anni sotto la guida del figlio dell'Antonelli, Costanzo; nel 1908 l'arch. Annibale Rigotti ultimò le decorazioni all'interno.

     Già in fase di costruzione la Mole, originariamente dimensionata per carichi più modesti, dovette affrontare problemi di natura strutturale: il terremoto del 23 febbraio del 1887 obbligò l'Antonelli a modificare il progetto per consolidarlo: il terreno su cui sorge la Mole era uno dei bastioni costituenti le mura della città, demolite da Napoleone ai primi dell'ottocento e pertanto poteva non essere completamente riassestato ad inizio lavori.


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     Tuttavia nell'insieme la costruzione reggeva bene; le intuizioni originali del progettista erano volte infatti ad aumentare la resistenza strutturale con il minor peso possibile: catene di contenimento, materiali moderni per quell'epoca, tiranti in ferro e intreccio di setti e archi in mattoni, per citarne alcuni. Anche il guscio che forma la cupola, all'interno della quale si trova la scala di accesso al Tempietto (quota 85,24 m.) e alla guglia, è costituito da due muri distanti meno di 2 m. e spessi 12 cm. .

     L'11 agosto 1904 un violento nubifragio abbattè la statua del "genio alato", che fu sostituito dalla stella a cinque punte, di diametro superiore ai 4 m. .Nel 1930 la Mole perse il primato di edificio in muratura più alto d'Europa a causa dei lavori di rinforzo strutturale con cemento armato. Il 23 maggio 1953 un altro nubifragio, accompagnato da una tromba d'aria, fece precipitare 47 m. di guglia, che nel 1961 fu ricostruita con rinforzo interno in acciaio, in tempo per le celebrazioni dell'Unitù d'Italia.

     Trasferito il Museo del Risorgimento a Palazzo Carignano, la Mole non fu più utilizzata; dal 1987 fu sede di mostre e avvenimenti culturali estemporanei. Nel 1996 iniziò il suo recupero funzionale, ultimato nel 1999. Il 20 luglio 2000 fu inaugurato il Museo Nazionale del Cinema.

Museo Nazionale Del Cinema Fondazione Maria Adriana Prolo
10124 Torino (TO) - ITALY
15, VIA MONTEBELLO
tel: 011 8138511


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 ::: L'ascensore Panoramico
 L'ASCENSORE PANORAMICO
     Nel 1964 viene aperto al pubblico il primo ascensore all'interno della Mole, usata dai torinesi come balcone sulla città. Nel 1987 prese servizio un secondo impianto, precursore nei concetti di quello attualmente in funzione, che operò fino al 1996, anno in cui dovette essere smantellato per consentire la ristrutturazione e il recupero funzionale dell'edificio come sede museale permanente.

     Dal 1999 si diede corso al ripristino dell'ascensore nel nuovo ambito architettonico e nel luglio del 2000 prese servizio l'attuale impianto, le cui caratteristiche peculiari sono:
  • la cabina panoramica, realizzata in cristallo di sicurezza e guidata da solo 4 funi di acciaio tesate;
  • la mancanza di fermate intermedie dal piano di imbarco a quota 0 al piano di sbarco del "Tempietto" a quota 85,24 m.;
  • la navicella di soccorso per evacuare i passeggieri in cabina in caso di intervento dei freni paracadute.
     L'ascensore è dotato di due sistemi di azionamento autonomi, in modo da averne uno funzionante in caso di guasto del primo. La cabina si muove, a regime, a una velocità di 1,5 m/s (poco più di 5 km/h) e percorre la sua corsa in 57 secondi circa.

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