Poesie
 ::: Poesie: titoli

Fratelli d'Italia (Inno di Mameli)
San Martino (Giosuè Carducci)
Il sabato del villaggio (Giacomo Leopardi)
Vola libera (Anonimo)
Ed è subito sera (Salvatore Quasimodo)
Donna Completa (Pablo Neruda)
Temo i tuoi baci fanciulla gentile (Percy Bysshe Shelley)
La mia felice bocca (Herman Hesse)
Nuda sei semplice (Pablo Neruda)
Il tuo sorriso (Pablo Neruda)
Amo in te (Nazim Hikmet)
Il più bello dei mari (Nazim Hikmet)
Ode alla Vita (Pablo Neruda)

( INSERISCI LA TUA POESIA )          

Mia Madre (Giamba)
Sarò per te (Romina)
Vorrei (Romina)
Spazio d'Amore (Osvaldo Siani)
Fiocca la neve (Osvaldo Siani)
Desiderio di donna (Shyra)
Ottimizzando il peggio (Carlocapt)
Meravigliosa Primavera (Osvaldo Siani)
O Pate (Eduardo de Filippo - Inserita da Angelasodano)
Cose di ieri (Stefano Medel)
lente d'ingrandimento (Osvaldo Siani)
Serata Incantata (JESSICA GARRIDO)
Il soffio ultimo (Shyra)
Sogno (Shyra)
Sentimenti (Maxtone)
Sogno (Rosi)
Il muro del mondo (William Parkinson)
La vita (Francesco G.)
Il poeta (Daniele(zero11.net))
Diffidenza (Daniele(zero11.net))
La Rabbia (Zed)
Come polvere (Luca Lupo)
L'eco delle carezze (Luca Lupo)
Cuba (Canzone del ritorno annunciato) (Luca Lupo)
Velo necrotico (Luca Lupo/Chantal Ruffin)
I tuoi progressi (Geppo)
Seta rossa (Luca Lupo)
Segmento di capriole (Luca Lupo)
Oltre mille arcobaleni (Luca Lupo)
Voce di profumo (Luca Lupo)
Polvere di Mercurio (Luca Lupo)
Nessuno (Fabio Giannone)
lacrime (melita)
In Paradiso (Melita Gianandrea)
Fiori di Carta (Melita Gianandrea)
Dimenticare (sammy)
nostalgia (auriga)
a volte si corre... (auriga)
il tuo sorriso (anonimo)
la luna (anonimo)
tratto dal libro di poesie ''l’esiliante con le ciabatte rosse'' (daliborka kis-juzbasa)
nostalgia di compleanno (daliborka kis-juzbasa)
nessuno mi vuole (daliborka kis-juzbasa)
il cerchio (melita gianandrea)
riflessioni (melita gianandrea)
il vero amore (ylenia delli paoli)
autunno (ely)
quel sorriso (ely)
l'amore per te (sandre pietro)
il primo giorno !!! (vanessa sabstier)
per voi uomini !!! (vanessa sabstier)
la luna (siska)

 ::: Poesie d'autore

 

Inno di Mameli

Fratelli d'Italia 
L'Italia s'è desta, 
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa. 
Dov'è la Vittoria
Le porga la chioma, 
Ché schiava di Roma 
Iddio la creò. 
Stringiamci a coorte 
Siam pronti alla morte 
L'Italia chiamò. 
				  
Noi siamo da secoli 
Calpesti, derisi, 
Perché non siam popolo, 
Perché siam divisi. 
Raccolgaci un'unica 
Bandiera, una speme: 
Di fonderci insieme 
Già l'ora suonò. 
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte 
L'Italia chiamò. 

Uniamoci, amiamoci, 
l'Unione, e l'amore 
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore; 
Giuriamo far libero
Il suolo natìo: 
Uniti per Dio 
Chi vincer ci può? 
Stringiamci a coorte 
Siam pronti alla morte 
L'Italia chiamò. 
				  
Dall'Alpi a Sicilia 
Dovunque è Legnano,
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano, 
I bimbi d'Italia 
Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
				  
Son giunchi che piegano 
Le spade vendute: 
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò
	

Autore: Mameli-Novaro

(Torna su)

 

 

San Martino

La nebbia a gl'irti colli
piovvigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
 
ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.
 
Gira su ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar
 
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
	

Autore: Giosuè Carducci

(Torna su)

 

Il sabato del villaggio

La donzelletta vien dalla campagna,
In sul calar del sole,
Col suo fascio dell'erba; e reca in mano
Un mazzolin di rose e di viole,
Onde, siccome suole,
Ornare ella si appresta
Dimani, al dì di festa, il petto e il crine.
 
Siede con le vicine
Su la scala a filar la vecchierella,
Incontro là dove si perde il giorno;
E novellando vien del suo buon tempo,
Quando ai dì della festa ella si ornava,
Ed ancor sana e snella
Solea danzar la sera intra di quei
Ch'ebbe compagni dell'età più bella.
 
Già tutta l'aria imbruna,
Torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
Giù da' colli e da' tetti,
Al biancheggiar della recente luna.
 
Or la squilla dà segno
Della festa che viene;
Ed a quel suon diresti
Che il cor si riconforta.
 
I fanciulli gridando
Su la piazzuola in frotta,
E qua e là saltando,
Fanno un lieto romore:
E intanto riede alla sua parca mensa,
Fischiando, il zappatore,
E seco pensa al dì del suo riposo.
 
Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
E tutto l'altro tace,
Odi il martel picchiare, odi la sega
Del legnaiuol, che veglia
Nella chiusa bottega alla lucerna,
E s'affretta, e s'adopra
Di fornir l'opra anzi il chiarir dell'alba.
 
Questo di sette è il più gradito giorno,
Pien di speme e di gioia:
Diman tristezza e noia
Recheran l'ore, ed al travaglio usato
Ciascuno in suo pensier farà ritorno.
 
Garzoncello scherzoso,
Cotesta età fiorita
È come un giorno d'allegrezza pieno,
Giorno chiaro, sereno,
Che precorre alla festa di tua vita.
 
Godi, fanciullo mio; stato soave,
Stagion lieta è cotesta.
 
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
Ch'anco tardi a venir non ti sia grave.
	

Autore: Giacomo Leopardi

(Torna su)

 

 

Vola libera

farfallina
sei troppo bella
per farti star male!
 
Ecco perchè ti dico:
 
vola libera
vola tranquilla,
ti lascio andare...
 
quant'è bello
vederti volare serena.
Non mi piace vederti soffrire!
Quant'è bello vederti gioire!
	

Autore: Anonimo

(Torna su)

 

Ed è subito sera

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.
	

Autore: Salvatore Quasimodo

(Torna su)

 

Donna Completa

Donna completa, mela carnale, luna calda,
denso aroma d'alghe, fango e luce pestati,
quale oscura chiarità s'apre tra le tue colonne?
Quale antica notte tocca l'uomo con i suoi sensi?
 
Ahi, amare è un viaggio con acqua e con stelle,
con aria soffocata e brusche tempeste di farina:
amare è un combattimento di lampi
e due corpi da un solo miele sconfitti.
 
Bacio a bacio percorro il tuo piccolo infinito,
i tuoi margini, i tuoi fiumi, i tuoi villaggi minuscoli,
e il fuoco genitale trasformato in delizia
 
corre per i sottili cammini del sangue
fino a precipitarsi come un garofano notturno,
fino a essere e non essere che un lampo nell'ombra.
	

Autore: Pablo Neruda

(Torna su)

 

 

Temo i tuoi baci fanciulla gentile

Temo i tuoi baci fanciulla gentile, ma tu
non hai motivo di temere i miei;
 
troppo profondamente il mio spirito è oppresso
perchè io possa opprimere anche il tuo.
 
Temo il tuo viso e la tua voce e i gesti, ma tu
non hai motivo di temere i miei;
 
la devozione del cuore con la quale adoro
il tuo cuore, sii certa, è innocente.
	

Autore: Percy Bysshe Shelley

(Torna su)

 

La mia felice bocca

La mia felice bocca nuovamente incontrare vuole
le tue labbra che baciando mi benedicono,
le tue dita care voglio tenere
e giocando congiungerle con le mie dita,
saziare il mio assetato sguardo col tuo,
avvolgere il mio capo nei tuoi folti capelli,
con le mie membra giovani e sempre sveglio voglio
rispondere ad ogni movimento delle tue membra
e da sempre nuovi fuochi d'amore
rinnovare mille volte la tua bellezza,
finchè entrambi appagati e grati
ci troviamo felicemente sopra ogni dolore,
finchè senza desideri salutiamo il giorno e la notte,
l'oggi e l'ieri come fratelli amati
finchè camminiamo sopra ogni fare e ogni agire
come raggianti in una pace completa.
	

Autore: Herman Hesse

(Torna su)

 

Nuda sei semplice

Nuda sei semplice come una delle tue mani,
liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,
hai linee di luna, strade di mela,
nuda sei sottile come il grano nudo.
Nuda sei azzurra come la notte a Cuba, 
hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,
nuda sei enorme e gialla 
come l'estate in una chiesa d'oro.
Nuda sei piccola come una delle tue unghie, 
curva, sottile, rosea finché nasce il giorno
e t'addentri nel sotterraneo del mondo. 
come in una lunga galleria di vestiti e di lavori:
la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia
e di nuovo torna a essere una mano nuda.
	

Autore: Pablo Neruda

(Torna su)

 

 

Il tuo sorriso

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
 
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.
 
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
 
Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
 
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
 
Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
	

Autore: Pablo Neruda

(Torna su)

 

Amo in te

Amo in te
l'avventura della nave che va verso il polo

amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte

amo in te le cose lontane
amo in te l'impossibile

entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.
 
amo in te l'impossibile
ma non la disperazione.
	

Autore: Nazim Hikmet

(Torna su)

 

Il più bello dei mari

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.

Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.

I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.

E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
	

Autore: Nazim Hikmet

(Torna su)

 

 

Ode alla vita

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, 
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia, 
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce. 

Muore lentamente chi evita una passione, 
chi preferisce il nero su bianco 
e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, 
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, 
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, 
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore
e ai sentimenti. 

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro, 
chi non rischia la certezza per l'incertezza,
per inseguire un sogno, 
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati. 

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, 
chi non ascolta la musica, 
chi non trova grazia in se stesso. 

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare, 
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante. 

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, 
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, 
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. 

Evitiamo la morte a piccole dosi, 
ricordando sempre che essere vivo 
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare. 

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento
di una splendida felicità. 
	

Autore: Pablo Neruda

(Torna su)

 ::: Poesie inserite

 

Cose di ieri


La luce del sole,
filtra tra le persiane chiuse,
è già oggi,
tristezza,
cose da fare,
posti,
luoghi,
mentre vuoi solo fermarti,
e riflettere;

stare in pace,
trovare il tempo perduto,
ritrovare in te,
cose smarrite,
il sorriso,
la gioia d’un tempo;

tutto passa,
vola,
si eclissa,
gli anni scappano svelti,
ed è già tardi,
malinconia,
polvere sulle cose,
tutto è già passato,
nostalgia per tutto,
per ieri,
per come era,
per come eri;

Autore: Stefano Medel
Data inserimento: 4 luglio 2008

(Torna su)




 

Madre mia


Lei dipinse i miei occhi di luce
e accolse in lei il mio respiro
umile, saggia di me fu duce
ovunque lo sguardo suo pesco in giro.

Mia dolce madre che tanto m'amasti
donando cuore, fatica e dolore
Mia forte madre che tanto m'amasti
non c'e' mare pari al tuo amore.

Piccola e amata mia figura
con un sol braccio ti stringo a me
cingendo forte la tua materna cintura
e come burro che fonde, io son te.

Quante volte avrai pianto per me ingrato
che Dio perdoni me misero meschino
me egoista, bugiardo e indiavolato
che Dio perdoni il tuo eterno bambino.

Mia santa madre che tanto m'amasti
e ancor oggi d'amor mio sei piena
Mia eroica madre che tanto m'amasti
ancor oggi per me ti dai pena.

Che giungano a te volando le mie parole
in attesa di un bacio sulla fronte
rimango qui a contare le mie ore
pensando a te che della mia vita sei fonte.

Autore: Giamba

(Torna su)


 

sarò per te


sarò acqua purissima
per colmare la sete d'amore che la vita ha lasciato in te;
sarò vento dolcissimo
che accarezza lentamente i tuoi capelli
nelle giornate più calde di maggio;
sarò raggio di sole
rischiarerò le giornate più uggiose
donando nuova vita ai fiori della tua anima,
e raggio di luna
illuminerò il sentiero che conduce
tra le braccia di Morfeo.
Sarò gelosa di lui
perchè potrà stringerti per una notte intera
e beneficiare del tuo splendore
ma sarò tranquilla
perchè dall'alto veglierò sempre su di te
e ti starò accanto ogni volta che vorrai.
sarò per te qualsiasi cosa,
perchè tu per me sei tutto.

Autore: romina

(Torna su)


 

Vorrei


vorrei ke la tua luce
illuminasse sempre
il mio cammino,

ke il tuo amore
abbagliasse sempre
la mia vista e
a quel punto non
chiuderò gli occhi,

ma continuerò
nella mia cecità
a camminare
guidata dal dolce
soffio vitale del tuo
amore.

Autore: romina

(Torna su)


 

SPAZIO D'AMORE


L'estate volge al termine

e via via che i giorni passano

il sole si allontana

affievolendo i suoi raggi sempre piu' tenui.

Il vento fervido e rapace

ingigantisce l'avvicinarsi dell'autunno

e nell'insieme le foglie dagli alberi cadendo

formano un tappeto grigio e opulento

celando l'ultimo sussulto di quella passata estate.

I nostri giorni si contano alla rovescia

come ad intendere l'avanzare indissolubile degli anni

nel contrassegnare le rughe poste sul viso.

Quella passata estate ritorna nella mia mente

ma nel grigio cammino si illumina di plendore il mio spirito

ritornando verso l'amore,

ritornando verso Dio.

Autore: OSVALDO SIANI

(Torna su)


 

FIOCCA LA NEVE


Elastica la neve fiocca

bianca e morbida sui tetti poggia

senza rumore invade i monti

nei cuori giubili fa ritrovar l'amore

Mesta e decisa la slitta scende

e a valle risplende

Un uomo anziano di barba lunga

col sacco colmo di desideri

fa ritrovar l'amor di ognuno

e i bimi esulatno

e' babbo natal!

Autore: OSVALDO SIANI

(Torna su)


 

Desiderio di donna


Giaci con me, anche solo per una notte…
abbracciami con passione…
amiamoci.

Ho bisogno di…te.
Di sentirti Uomo,
caldo, reale.

Affonda nelle mie carni il tuo piacere…
riempiti di me, del mio corpo…
annulliamoci nel desiderio.

Ho bisogno di…me.
Di sentirmi Donna,
viva, immortale.

Guidiamoci l’un l’altra nell’immensità dell’Essere…
Sogniamoci eterni, invincibili…
Godiamo di questo breve, prezioso momento
in cui carne e spirito si fondono
perdendosi nell’abisso dei sensi.

Autore: Shyra

(Torna su)


 

Ottimizzando il peggio


Cosa siamo noi?
Non siamo niente...
Siamo parto di menti stuprate
indotte all’illusione
di un mondo migliore.
Un posto migliore
dove prostituire
a fabbriche elettriche
e corrotti mass-media
il parto del nostro seme.
Oscureranno il nostro
e il loro cervello
con buie speranze
e macabre promesse
che mai saranno portate a termine.
Stupide parole, meglio di
ignoranti ingranaggi male oliati,
faranno capire la vita
forse di una foglia nel mondo,
aggiungi libri, ricordi, invenzioni
e credi...forse un albero.
Ciò che rimane
é comunque immenso.
Sensazioni distorte
ed emozioni rubate.
Sono poche le cose capite;
sono poche le cose per cui vivere
e continuare a cercare
é l’unica possibilità per sopravvivere.

Autore: carlocapt

(Torna su)


 

meravigliosa primavera


dolce meravigliosa primavera che ti vesti di soleggiata
imprimendo nel mio cuore un grande spazio d'amore
resta in me' all'infinito e congiungimi a questo
incantevole disegno per un connubio d'amore
Per questi attimi i miei occhi vedono, i miei pensieri
evadono da questa terra contaminata dal male. nella
speranza che nel nostro piccolo cuore esiste un grande amore.
Esiste Dio

Autore: Osvaldo Siani

(Torna su)


 

‘O Pate


Pe tutta ‘a vita st’ommo te sta accante,
e tu a stiente, t’accuorge che sta llà;
p’e figlie fa ‘e tutt, e nun se vante,
e soffre spisso senza mai parlà.

E comme San Giuseppe, zitt e muto,
s’abbraccia ‘a croc e fa ‘o vulere ‘e Dio:
fatic, prega e resta scanusciut,
e quante chiagne … chiagne, t’o dich’io!

Si pure tene ‘mpietto nu dulore,
‘o stesso, p’à fatica, esce ‘a matina;
p’a famiglia, è ‘ nu martire d’ammore,
all’ufficio, ‘o negozio o all’officina.

Te vò bene, e t’o dice quasi maje,
te fa l’elogio, si nun staje presente;
te vase ‘n fronte, quante a durmì staje:
pè ‘na carezza, gode overamente.

Si te richiama, ‘o ffa pè vero amore:
pe te dà gioia, soffre tutt’e ppene;
e ogni ghiurno se consuma ‘o core
si tu nu’ studie o lasce ‘a via d’o bene.

Ogni anno isso cammina assai chiù llent;
s’arrappa ‘a pelle, e cagnano ‘e capille;
si tu’o stai a sentì, ‘o fai contento
pecchè è pate, è viecch è piccerillo.

Salutalo quante jesci e quante tuorne,
e falle qualche vota ‘na carezza:
t’accurge ampressa cate gira attuarne,
suspiruso ‘e te fa ‘na tenerezza.

‘O bene che fa ‘o pate l’annasconne,
pecchè è ommo … e l’ommo accussì fa:
tanne ‘o figlio se sceta ‘a dint’o suonne,
quante se sposa e addeventa iss’o pate!

Autore: Eduardo de Filippo
Inserita da Angelasodano

(Torna su)




 

lente d'ingrandimento


Occhi socchiusi scrutano nel buio
e dalle tenebre paventano un incalzante frastuono.
Scorgono la luce del pensiero.
S'incollano su di noi.
Ecco il divenir del giorno,scontroso e rumoroso.
Incanalato nel maledetto sentiero
che porta al bivio della stoltezza.
Non domandar di chi sia,
non imparar la strada

Autore: Osvaldo Siani

(Torna su)




 

Serata Incantata


Mentre soavemente il vento accarezza i miei capelli
Le costellazioni nel cielo
brillano serenamente su di me.
Ma il ricordo di quel momento
continua perseguitandomi,
credo che questa notte non potrò
dormire facilmente...
Non mi sorprende che non possa dormire ...
E ancora adesso penso ch'è vero...
I miei sentimenti non possono
contenersi in una sola persona...
Mi obbligo a tenerli stretti
al mio cuore fino a che mi addormenti...
Miro le stelle
cercando di nominare quelle che vedo...
e in tanto mi chiedo:
''Cosa starai sognando?''

Autore: JESSICA GARRIDO

(Torna su)




 

Il soffio ultimo



Dolore, Distruzione, Oblio…
…la Fine è giunta.

Morte, Signora incontrastata!
Regina tenebrosa,
cavalcando fiera il vento assassino
squarci
i nostri deboli Cuori,
stritoli
le nostre fragili Menti,
impossessandoti delle nostre Anime.
E bevi,
bevi con perfido godimento
il sangue sacrificale,
unico simulacro della tua potenza.


Dolore, Distruzione, Oblio…
…non resta che il Nulla.

Speranza, Signora ingannevole!
Prostituta ammaliatrice,
celandoti dietro sinuose forme
guidi
il nostro Agire,
determini
il nostro Volere,
trastullandoti coi nostri Sentimenti.
E ridi,
ridi con un ghigno malefico
di noi burattini inermi,
unici svaghi alla tua noia.

Dolore, Distruzione, Oblio…
…ecco la Triade sovrana.

Noi stessi, siamo Nulla!
Come cenere invisibile,
giace
ciò che di Noi credevamo importante.
E attende,
attende che il soffio ultimo del Nulla
lo dissolva
eternamente.

Autore: Shyra

(Torna su)




 

Sogno



Solo un Sogno.
Sfiorare la tua Anima.
Il mio mondo.

Autore: Shyra

(Torna su)




 

SENTIMENTI


a volte il destino lascia cadere delle foglie,
a volte le devi raccogliere
a volte lasciarle andare via col vento

Autore: Maxtone

(Torna su)




 

Sogno


Sento il profumo di te sul cuore
In un attimo non sento piu' alcun rumore
Manca la tua mano che stringe la mia
E questo dolore non va piu' via
Manca la dolcezza del tuo sorriso
Quello che mi fa stare in paradiso
Chiudo gli occhi un solo istante
Ti penso...doccia fredda devastante
Mi togli la fame, mi togli il respiro
E' tutto da amare il tuo dolce destino
L'amore e' il sogno di un bambino che sorride
Con questa consapevolezza respiro e posso anche morire!

Autore: Rosi

(Torna su)




 

Il muro del mondo


Il muro del mondo
E' alto lo so
Perchè l'ho già visto
E ancora vedrò
Le sasse che formano
Un grande altezza
Una bestia brutta
Che vuole una carezza.

Il muro del cuore
E' basso lo so
Perchè lasciamo
La gente entrano,
Le sasse di sabbia
Cadano giù
Anche se il cuore
Sente così su.

Il muro di te
E' un muro di ferro
Che non posso attraversare
E' vero.
L'hai chiuso bene
Il muro d'amore
E quindi continuo
Sentire dolore.

Autore: William Parkinson

(Torna su)




 

La vita


La vita cos’è ?
La vita è un’eterna altalena
fatta di alti e bassi.
La vita ti riserva solo un percorso ad ostacoli.
Quando pensi di averne superato uno
e provi a tirare su il fiato
ecco un altro,
sempre più alto del precedente,
che a confronto il K2 sembra una collinetta gioiosa.
Ma allora siamo sicuri che “La vita è bella”,
forse !
si ma solo nello sguardo dell’amata
che con i suoi occhini azzurri come il mare ti dice
“forza amor mio”
o
nel vagito di un neonato che sembra un angelo cantar
o
nella gioia di un figlio che abbracciandoti ti sussurra
“sei grande papà”.
Senza queste piccole gemme sarebbe inutile”Vivere”.

Autore: Francesco G.

(Torna su)




 

Il poeta


Ho il foglio
ma non ho versi.

Li ho sprecati
per descrivere cose,
luoghi e persone
che non sanno niente di me,
non mi apprezzano
e mi usano.

Ho la mente chiusa
le mani cosi' fredde,
le ciglia attorcigliate
ed i pensieri si rincorrono dentro.

Ho il mare in tempesta
ma sono il ghiaccio,
la neve mi accompagna,
sono il vento.

Ho un altro foglio
tutto bianco,
nelle tue mani le mie parole,
usale a tuo piacimento
strappale
distruggile.

Non sono che un verso anche io,
sono il mare in tempesta,
ma poi si calma
e come ogni disgrazia spesso si dimentica.

Sono il vento
mentre la neve ci accompagna
con il gelo,
mentre scrivo.

Il pugno chiuso
il sangue in mano,
verso le ferite.

Il foglio è rosso
ed io non esisto.

Autore: Daniele(zero11.net)

(Torna su)




 

Diffidenza


Chiunque dica una parola senza pensarla,

crea attorno a se un alone di diffidenza

tenue ma di probabile costanza nel tempo.

Cio' che mi succede spesso e troppo spesso:

la diffidenza,

brutta malattia.

Visto che dandoti il mio cuore mi ritrovo pezzi di carne secca,

dandoti le mani mi ritrovo quattro dita in meno,

dandoti gli occhi, ho preferito restare cieco

solo per uno ora, poi per sempre.

Ciò che mi succede o mi è gia successo

è tutto qui,

basta guardarmi,

pelle asciutta, viso pallido.

La diffidenza ha creato in me un alone di parole non pensate

tenue, ma di probabile costanza nel tempo.

Chiunque conti fino a dieci

ha già cambiato idea

o l'ha persa per sempre,

ma la mia diffidenza, come la tua

rimane

e la teniamo come arma per farci meno male

rischiando di non stare meglio.

Autore: Daniele(zero11.net)

(Torna su)




 

La Rabbia


La rabbia sale alle stelle
mentre il pensier s’imbelle.
Ribolle il sangue a mille
del cuor ormai ribelle.
Si squarcia il superbo colle
spargendo fuoco e fango a zolle.
Così l’animo sì folle ....
si placa e muore.

Autore: Zed

(Torna su)




 

COME POLVERE


Mi mancherà la polvere che
ricopre i nostri piedi,
il ronzio delle zanzare
che si posano a bere il nostro sangue.
Mi mancherà il suono dei tuoi passi
che si avvicinano a me,
il vento che pettina i tuoi capelli
in modo disordinato.
Mi mancherà la dolcezza che dorme nelle tue parole
il sottile retrogusto delle lacrime
che ti flagellano il viso.
Mi mancherà il tuo silenzio
che si perde nel buio della notte
e quel canto di cicale che rompono la sera.
Mi mancherà il tuo fiato che accarezza il mio respiro
dondolandosi a testa in giù
aspettando che il sonno venga a rapirci.
Mi mancherà il profumo della tua pelle
sepolta dalle sofferenze
il pianto di un gatto che muore solo.
Mi mancherà l'oggi che benda le nostre paure
e trafigge la nostra solitudine.
Un insieme di mani un giorno tornerà a stringersi,
e tra quelle mani le nostre saranno le prime a sfiorarsi.

Autore: LUCA LUPO

(Torna su)




 

L'ECO DELLE CAREZZE


Il mio dolore per te è cieco,muto,sordo.
Si interseca delicato come un ricamo di petali tra le mie vene
e socchiusa la porta dello sgomento,
muore nelle mie viscere.
Picchia,durante le notti di infinito rancore!
E' un uomo vestito della mia anima,
coperto dei nostri ricordi,
svezzato dalle tue carezze.
A volte passeggia solitario il mio dolore,
a volte in mia compagnia di pover'uomo.
Il serpente che vive in me,
calpesta il mio cuore rendendolo acre,miserabile,vulnerabile;
è il disprezzo che mi regala quando viene a svegliarmi
...cocente passione in splendido amore.
Uso gli occhi per guardarlo penetrarmi.
Il risveglio macella l'irrealtà
che accompagna tutti i miei pensieri,
travolgono -i risvegli- le melodie
che piano si costruiscono
nella discarica della mia fonte amorevole.
Così, morirò lentamente senza più sentire
il profumo dei papaveri rossi
senza più dipingere con gli occhi
gli stormi di uccelli che baciano il cielo
senza più soffermarmi a sognare di stelle
che barattano la notte
per amori forse troppo platonici e lontani.
Il mio dolore sei tu
quando non abbandoni i miei pensieri
quando ti accorgi che nulla è un attimo,
quando comprendi che l'infinito apore dei nostri giorni
non potrà morire mai.
Il mio amore è nudo, svestito dai tuoi sguardi;
cieco, coperto dalle tue parole
sordo, ucciso inconsciamente dalle tue splendide tenerezze.

Autore: LUCA LUPO

(Torna su)




 

CUBA (Canzone del ritorno annunciato)


Niente può mettere a tacere
l'impeto del mio cuore di cristallo bianco.
Piano piano arriva a bere
una parte celata in te silenziosamente
come passi sulla nebbia.
Nei giardini danzanti
si nascondono sfoglie d'anima
masticate dal nostro amore...
A Cuba arriveremo correndo
con ali velate di farfalla
e ci poseremo sulla terra rossa
per veder nascere un fiore d'argento e seta.
Hai pianto lacrime che hanno irrigato quella terra,
dove domani, si domani
sull'acqua senza tempo
cadrà polvere di stelle
e stelle in polvere.
Sopre mille uragani grideremo fino a perdere la voce
grumi di parole fitte come il vento
e sulle ciglia dei tuoi occhi
si dondolerà il mare.
Nelle albe rosa di infinito splendore
ci ritroveremo a sentire
profumo d'umido per le strade,
a mangiar riso e fagioli neri,
cucinato dalle tue mani di velluto.
Chantal, amore, quanto t'amo!!
Vorrei con i coralli rossi,
costruire una corona da posarti sul capo,
farti danzare su un tappeto di nuvole bianche
e vestire il tuo corpo con profumo di rosa.
Con petali di magnolia ti laverei il viso
e lo asciugherei con diamanti africani.
Ora dormi in questo sonno stupendo
e con gli occhi appena ti sfioro perchè sei delicata,
delicata come un topazio,sei porcellana!
Domani, si domani,
dopo aver bevuto latte di cocco,
ci risveglieremo a Cuba!
E' il rumore della pioggia sarà solo ricordo,
il fumo metropolitano
scacciato via dai nostri pensieri...
Non ci saranno che due farfalle danzanti
sul cielo di Cuba...
Mattina...alba d'oro...buon giorno amore.

Autore: LUCA LUPO

(Torna su)




 

VELO NECROTICO


Intrepido e straziante
era quella notte il vento
che soffiava tra le mie sporche cosce
ricoperte di fango e sangue...

Puro di cristallo
il cielo a rifiatare grida di vetro
tra l'ansimare ininterrotto
e la voce strozzata dalle mie stesse corde vocali,
lenite da un pazzo che accarezzava il suo membro
invocando il perdono di un dio che non esiste.

Mastico terra colma d'odio,
la faccia di metallo mi lacera ogni lamento,
impossibile seminare lo sgomento
che mitiga nello sprezzo!

Nel buio del giorno,
piano arranco tra i ricordi
dove la nebbia sradica tutta la crudeltà
che mi divora,
umiliata,ripulisco le ferite della carne.

Il buio era insido
e la carne e le labbra più freddde e immobili
delle rocce di montagna in inverno,
bagnata dalla più umiliante miseria,
vittima e polvere tra le sue dita.

Autore: LUCA LUPO/CHANTAL RUFFIN

(Torna su)




 

i tuoi progressi


Sarai sempre crudele
e mai dolce con te stesso
finche` amica chiamerai
la tua mente e il suo progresso.

La luce del mattino
ti sveglia
e i tuoi progetti
vanno avanti come
stormi di gabbiani!
Ma dove approdano?
E ritornano indietro
come i sogni
nel tempo.

Il piacere,
la mente,
tutto si confonde.
Andare dall'uno
e fidarsi dell'altra!
Ecco l'inganno!
Un dubbio si posa
sui tristi pensieri:
"Che cosa mi guida
su questi sentieri?"
Vuoti pesanti
di luci di Ieri.

...Ma io vado avanti!...
...Scusate,permesso!...

Autore: Geppo

(Torna su)




 

SETA ROSSA


Senza respiro voglio rimanere, a guardarti.
Acciecato dal chiarore dei tuoi occhi
come nel più intenso attimo vissuto.
Non chiedermi niente, se non il mio amore...

Tra bianchi paradisi proverò a volare,
arriverò a sfiorarti il cuore
a cercare la tua voce delicata tra la seta rossa,
i dimenticati aneliti tra le macerie
della mia povera anima.

Aspetta che il mio fiato silenzioso si avvicini al tuo,
voglio accarezzarti!
E toccare la tua pelle di luna fino a bruciarmi le mani.
D'impeto sfiorarti i capelli ondeggianti al vento.

Battiti! Saremo battiti eterni sul tuo ventre,
baci profondi a richiederti amore
perchè sei tutto quel che vorrei avere.
Sei fuoco, passione, vento caldo e sangue di Cristo.

Autore: LUCA LUPO

(Torna su)




 

SEGMENTO DI CAPRIOLE


Vorrei morire adesso,
che sia oggi!
che si domani!

Di pioggia e argilla,
di setole e spine,
di vino e mango.

Con silenzi recisi nelle ugole,
scoprire ferite sporche di passato
e rotolare nel fango,
cadre all'infinito
tra miglio e grano.

Divorare angoli di luna,
inghiottire un sole
sospendersi in ali di vetro.
Morire nuovamente.

Autore: LUCA LUPO

(Torna su)




 

OLTRE MILLE ARCOBALENI


Buio!
Sole spento!
Tutto intorno è cieco!
Luce mia dove sei?

Se solo potessi ancora sentirti respirare...
Se solo potessi ancora sussurrare
intrecci di parole e stringerti...

Oltre mille arcobaleni
voglio seminare il tuo sorriso di Madonna
e insieme ci troveremo a rincorrere
spazi aperti e neve,
altipiani e fiato
fili di passione e coriandoli d'amore...

Ma torna a suonare tempesta su di me,
torna a soffiar aria,
torna semplicemente ad essere luce...

Autore: LUCA LUPO

(Torna su)




 

VOCE DI PROFUMO


Voce di profumo,
coriandoli di echi senza tempo,
notte come respiri ad accarezzarti...

Rose tra i capelli,
gigli bagnati di promavera sottile
il mare che colora gli occhi...

Antichi cieli adorni di stelle,
musica senza vento pallido
rinasci tra la terra arida...

Gridami sul cuore,
mastica pura dolcezza di stelle
gli abbracci saranno d'infinito...

Serena,volerai in sogni di panna,
addormenterai le tue paure in pugni di fragole
fingerai di bere nettare di passione
e rinascerai bellezza...
e rinascerai battito di ciglia...
e rinascerai amore.

Autore: LUCA LUPO

(Torna su)




 

POLVERE DI MERCURIO


La musica massaggia l'anima...

E' un dolce ricamo di parole
che si arrampicano tra i viatici del cuore,
profondamente silenzioso...

Accarezza al suo passaggio sussurrato,
tutte le molecole di cristallo
e si perde negli atri sperduti
della polvere di mercurio.

Diviene intimo disincanto;
colore opaco al cielo;
intreccio sofisticato di sensualità;
fuoco acre sugli occhi...

Cruenta e peccaminosa,
sangue di Dei,
luca che avvolge il fruscio in un lamento.
Semplicemente soave...

Figlia illegittima dei respiri reconditi...
Fine di un sogno colorato di mare...
Passione.

Autore: LUCA LUPO

(Torna su)




 

Nessuno


Nessuno sarà mai
come tu credevi che fosse
e nemmeno tu sei
come pensavi di essere...

Autore: Fabio Giannone

(Torna su)




 

lacrime


Lacrime
a cascate, in vortici assurdi
mi vestono, mi coprono,
inutili perchè, inutili domande.

Lacrime salate, come l'acqua di mare!
quel mare amato,
sublimato dal dolore.

Mi svestono, mi bagnano, mi avvolgono!

Rifiuto sorrisi,
maledico la sorte! Ancora ti perdo,
ancora in fuga il tuo cuore
e...il mio???

Autore: melita

(Torna su)




 

IN PARADISO


mi cullavi, come la mamma fa col figlio,
mi bevevi -avido- come l'ubriaco assaggia il vino,
ed io volavo...

dove sei? mi hai chiesto,
In paradiso ti ho risposto...

Le mie ali intrecciavano i tuoi occhi!
avvolgevano il tuo corpo;
inattesa gioia, poteva darmi anche la morte!

Oh cara dolce notte, pietosa del dolore
di non averlo accanto,
mi hai regalato un sogno
a placare, per un'ora, questa sete!

Autore: Melita Gianandrea

(Torna su)




 

FIORI DI CARTA


raccoglievi fiori di carta
per ornare i nostri corpi,
la campagna odorava di autunno e di te.

Vertigini di gioia incontaminata,
quando volavi nei miei occhi,
mentre il mondo era nostro.

Ora, mentre la rondine garrisce,

Si strappa, lacerato ...il cuore.

Vorrei respirare il mare

Autore: MELITA GIANANDREA

(Torna su)




 

DIMENTICARE


Fuggire,ma dove?Scappare,ma da chi?Forse
dall'amore!Ma non posso dimenticare i ricordi che
tornano prepotenti in me,ai quali non riesco a
sottrarmi.Il cuore e' stanco di soffrire,gli occhi sono
stanchi di piangere,il mio viso appassisce giorno
dopo giorno... Dimenticare...Una parola difficile da
capire.No,non posso dimenticare:posso solo
perdonare chi mi ha fatto stare tanto male...

Autore: sammy

(Torna su)




 

nostalgia


una lacrima cade,
gravida di un sentimento infinito.
succhiala o terra,
di fiele è il suo sapore;
racchiude i miei ricordi,
una nostalgia profonda!
cruda terra conservala:
è il cuore che piange....

Autore: auriga

(Torna su)




 

a volte si corre...


a volte si corrono città,
con tanti luci buie
tutte assorte nella calda notte!
a volte si corre perchè l'amore ha fretta,
così l'alba sembra più nostra
con lo spessore dei fossi
e la rugiada nelle scarpe;
poi si riprende il cammino.
oltre la strada i nostri cuori
cercano l'ombra della notte!

Autore: auriga

(Torna su)




 

il tuo sorriso


toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
il tuo sorriso è come l'aria che respiro,
senza la quale morirei:
regalami sempre il tuo sorriso.

Autore: anonimo

(Torna su)




 

Titolo Poesia


la luna di sera..
la luna la notte..
la luna la mattina..

luna piena..
mezza luna..
luna nuova..

cielo sereno e vedo la luna..
guardo le stelle e
vedo la luna..

se tu non ci fossi,
ti dovremmo inventare
invece ci sei:
ciao oh luna.

Autore: anonimo

(Torna su)




 

tratto dal libro di poesie ''l’esiliante con le ciabatte rosse''


esilio

sono esiliante.
in galera cerco riparo.
perché…

spesso dimentico i nomi.
e non mi ricordo che giorno é.
nemmeno l’anno.

riconosco le stagioni
dal profumo dei fiori
e chewing gum gialli.

ricordo le cose senza importanza.
san valentino.gambe incrociate.
ferrero rocher.

della vita faccio mistero…
non mi piace troppa felicità.
passando conto gli scalini.

scappo dalla gente
con cravatte scure
e macchine bianche.

sono adoratore del vino
per questo non lo bevo.
con costanza mi nascondo dal dentista.

ogni tanto sono un marmocchio spaventato.
evito di sognare.
il mondo mi sembra un grande patibolo.

quando sono sola
i miei pensieri sono un tormento.
urlano.

supplicano il rifugio…

Autore: daliborka kis-juzbasa

(Torna su)




 

nostalgia di compleanno


spesso mi perdo.

e non riconosco il quartiere
nel quale mi trovo.

la strada è diventata cerchio,
corso di alberi rotti.

ingoio le lacrime,
da duri...

tenacemente credo.

che dietro l’angolo
apparirà qualche conosciuto,

che mi riporterà a casa.

col gesso la strada disegnerà.

Autore: daliborka kis-juzbasa

(Torna su)




 

nessuno mi vuole


accoglimi sotto le tue alli,
quando nessuno mi vuole.

sono straniero.

lo stato non mi vuole.
ortodosso.
l’occidente non mi vuole.

le gallerie
non accettano daltonici.

per il teatro
non ho la vista,
per i concerti l’udito.

accoglimi almeno tu,
quando nessuno mi vuole.

ho ancora un pezzetino di cuore.

Autore: daliborka kis-juzbasa

(Torna su)




 

il cerchio


si chiude il cerchio del venire e dell’andare
del sogno e del dolore.
corona di spine
vesti lacerate
ogni saluto è un abbandono.

su nuvole bianche ho disegnato una rosa
sui prati fioriti, il sentiero di gramigna.
si compie un destino,
si affievolisce il sogno…
senza intrecci di mani e di baci rubati,
si ricompone la mente all’inevitabile !

Autore: melita gianandrea

(Torna su)





 

riflessioni


in ogni canto di cicala
un fiore che si apre
un librarsi di farfalle colorate.
in ogni pianto
un cuore soffocato dal dolore
che ti scava dentro al petto.
in ogni perdono la consapevolezza
del peccato
l’amarezza del sapere.
in ogni arrivo
un treno che riparte,
ed ancora....il dolore dell’addio

Autore: melita gianandrea

(Torna su)




 

il vero amore


il vero amore
tu sei come un paese,
incantato!
benchè non sei perfetta
tu mi fai impazzire
da morire
non,ti arrabiare
se ti mollo perchè
ti amo
mi fai impazzire
da morire
sto per
morire!
se ti arrabbi
mi dispiace però
devo andare
non mi seguire
ti prego
non partire
con me
benchè
ti lascio.
non rattristarti
ti amo.
ciao,addio
addio
ma devo andare se
no mi fai
rattristare.
mi fai impazzire
tanto da morire!!!!!
ciao, devo andare
addio,addio,
addio,addio.
addio per
sempre!!!!!!!!!!

Autore: ylenia delli paoli

(Torna su)




 

autunno


fresco e bello
autunno
che ricopri
gli alberi
di tanti colori
rosso,giallo,
verde,marrone.
dacci una vita
fresca,ma bella
dolce,ma movimentata
dacci la vita
non la morte.
da' cura la gente
con le tue belle
e miracolose
foglie.
fai divertir
la gente povere
dai i frutti
a questa gente
che non puo'
mangiare.
dagli
tu
tutto quello
che gli serve
e se piove
fa che si,
riparino sotto
la tua grande chioma.

Autore: ely

(Torna su)




 

quel sorriso


avevi un sorriso
incantevole
sei cambiata
e ora non sei
più bella come
prima
non cambiare
sei bella anche
così.
non toccare più il
tuo volto
te lo ordino
non farmi soffrire
adoro i tuoi capelli
verdi,gialli,
arancioni,marroni
questo non
cambiarlo.
autunno rimani
non te ne andare
mai più.
resta con noi
abbiamo paura sensa
di te.

Autore: ely

(Torna su)




 

l'amore per te


al principio,
tu eri l'angelo.

dopo qualche tempo,
un mezzo diavolo.

alla fine,
era meglio il diavolo.

Autore: sandre pietro

(Torna su)




 

il primo giorno


un giorno incontrai un ragazzo vero e sincero!!!
quel giorno il mio cuore iniziò a battere,
come mai prima.
quel giorno conobbi il vero amore.
quel 16 giugno, quando incrociai il suo sguardo,
sentivo in me un caldo eccessivo,
un caldo così forte ,
che il mio cuore si infiammò e si ammalò
con la peggiore malattia che esista al mondo,
la malattia dell'amore !!!
amore mio, per sempre sarai mio !!!

Autore: vanessa sabstier

(Torna su)




 

per voi uomini !!!


mi ero illusa
che almeno tu fossi diverso dagli altri,
ma poi quando noi donne ci affezzioniamo,
a voi uomini,
ecco che arriva la pugnalata al cuore " zachhh ".
adesso che avete spezzato i nostri cuori,
vi illudete di poter riparare con una
semplice "scusa".
per risanare quel cuore che voi,
avete trafitto con un pugnale.
ed eccoci qui a noi donne a perdonarvi per la
centesima volta, sperando che sia
la volta buona, in cui ci aprite il vostro cuore,
che infondo sapete anche voi che ha
solo bisogno di amare e di essere amato !!!

Autore: vanessa sabstier

(Torna su)




 

la luna


ooh luna
che brilli
come nessuna
che brilli chiara
sei quasi solara
luna piena e tonda
sempre mi confonda
luna piena
luna chiara

Autore: siska

(Torna su)



 ::: Poesie Inserisci la tua

Potete inviarla per E-mail da Contatti



 ::: Segnala questo sito ad un amico..
Segnala questo sito a un amico / Tell a friend:

(Torna su)